Noi poniamo la causa della Repubblica Irlandese sotto la protezione di Dio Altissimo, la Cui Benedizione invochiamo sulle nostre armi; e preghiamo perché nessuno che serva questa causa la disonori per codardia, crudeltà o saccheggi. In questa ora suprema la nazione irlandese deve, col suo valore e la sua disciplina, e con la disponibilità dei suoi figli a sacrificarsi per il bene comune, dimostrarsi degna dell’augusto destino cui è chiamata.
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lunedì 30 gennaio 2012
40 anni dopo...
Si e' svolta oggi la marcia di commemorazione della "bloody sunday",la tragica domenica di sangue dove,il 30 gennaio 1972,i para' britannici spararono sulla folla uccidendo 14 persone.La maggior parte dei famigliari delle vittime ha pero' disertato l'appuntamento a Derry, dopo le conclusioni dell'ultimo rapporto sulla strage pubblicato nel giugno del 2010, che ha riconosciuto l'innocenza delle vittime tranne una,Gerard Donaghey,che secondo l'indagine era armato con un ordigno quando fu colpito dai soldati inglesi. ''L'affare infinito potra' essere terminato solo quando i soldati coinvolti in quel giorno da incubo verranno inquisiti e processati per le loro azioni. Fino ad allora, per me, deve proseguire la campagna per la giustizia'', ha detto - secondo quanto riporta Irish Times - uno dei superstiti della strage, Michael Bridge.
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1 commento:
Soldati inquisiti? mi sa che è più facile che domattina non mi trovi la macchina ricoperta di ghiaccio...
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