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domenica 6 novembre 2011

I'm forever blowing bubbles....

Quello che segue e' il resoconto della mia trasferta londinese al seguito della mia seconda passione calcistica,il West Ham United. Dopo aver acquistato online i biglietti(che mi sono stati recapitati direttamente a casa,in Italia,senza spese aggiuntive...)senza nessun documento ne' tantomeno fantomatiche tessere del tifoso(anche questo e' modello inglese,ma non lo fa mai notare nessuno)mi presento in zona stadio verso le 17.30,due ore circa prima dell'inizio della partita.L'atmosfera come sempre e' molto bella,con il Queen's(il pub dei locali su Green Street)sempre pieno come sempre. Una pinta qui costa solo 2,10 pound,una sciocchezza rispetto al resto di Londra e ai costi abituali in Italia. La quasi totalita' dei tifosi indossa la maglia della squadra,vero e proprio simbolo di riconoscimento.Il tempo di bere un paio di birre e mi dirigo ai tornelli per l'ingresso.Nessuna perquisizione,nessuna coda,nessun documento necessario,in 30 secondi son dentro alla Bobby Moore Stand,il luogo scelto per assistere al Match.

 La partita di oggi vedra' gli Hammers pareggiare contro l'ultima in classifica,il Bristol City,seguito a Londra da circa 1500 rumorosi tifosi.A differenza dell'ultima volta in cui ero stato qua,oggi si sta in piedi in tutta la Bobby Moore Stand,anche se i cori sono sporadici e lanciati da singoli gruppetti di tifosi sparsi qua e la'. Quando per due o tre volte si intona l'inno degli hammers (il celeberrimo "i'm forever blowing bubbles")la cornice di sottofondo e' veramente impressionante,peccato che per il resto dell'incontro non ci sia un gran apporto vocale a sostegno.Gli Hammers attaccano per 90 minuti ma non riescono a vincere la resistenza degli ospiti che portano a casa un punto inaspettato,festeggiato da tutta la squadra sotto il settore ospite.Finita la partita c'e' la solita folla oceanica che si riversa alla stazione della metropolitana di Upton Park,sorvegliata da un ingente schieramento di polizia.
Riusciamo a prendere la metro che ci riportera' al nostro alloggio non prima di aver assistito al tentativo di due tifosi del Bristol City di prendere il medesimo treno che trasportava tutti i tifosi degli Hammers diretti verso il centro...tentativo che,inutile dirlo,non ha avuto un gran bel successo.....Finisco la giornata con un paio di pinte al bar dell'Hotel,non proprio economiche come quelle di Upton Park. Alla prossima!




6 commenti:

bacco1977 ha detto...

amo londra

Marco - Osio ha detto...

quoto bacco! ;-)

Gli Hammers li ho conosciuti col libro di Pennant e coi film "Cass" e "Green street elite".

Immagino tu li abbia già visti, ma se così non fosse te li consiglio.

E ti consiglio anche "The football factory" sulla tifoseria Chealsea.

Occorre cmq fare un po' la tara, dato che nei libri e nei film, che cmq sono di parte, sembrano tutti dei cazzutissimi Ivan Bogdanov :-)
(ho visto i Chealsea a Torino contro di noi e panze a parte non sembravano tanto simili a quelli del film... ;-)... in compenso se ripenso allo schieramento dei Lech Poznam che marciano a migliaia in centro... quelli sì che non vorrei trovarmeli di fronte ;-)

Una domanda: ma quando vai ad Upton Park, ti fanno storie se vai a bere nei pub dei locali?

Un saluto.

Alberto Benassi ha detto...

@bacco vero,londra resta sempre una citta' con un gran fascino...

@Marco i libri citati li ho letti,anche se da quei racconti sembra che la icf fosse un insieme di supereroi mai sconfitti...:-)
nessun problema a bere nei pub ad Upton Park,che sia il Boleyn o il Queen's....Ovviamente,da buon ospite,e' sempre necessario un profilo basso ed entrare in punta di piedi.Ma quando poi capiscono che sei "dei loro",nessun problema...

pedro ha detto...

non sapevo che fossi un 'hammer'.
la mia 'squadra' inglese sono i qpr (queen's park rangers).
sapessi che gioia incontrare a valencia una fan delle striscie blu, perfino con un tatuaggio sul piede, che mi raccontava che aveva fatto anche da mascotte dentro al campo...ah questi inglesi, lo vedi che poi tanto male non sono ;)

sono indiscutibilmente i maestri del tifo

Alberto Benassi ha detto...

mah,se siano o meno i maestri del tifo non lo so...so solo che a livello canoro,per le potenzialita' che hanno,potrebbero fare molto di piu'.

pedro ha detto...

intendevo gli inglesi, in generale.
i whu sono in decadenza da quello che sapevo.
anche con il Napoli, in quella famosa amichevole, lessi che loro stessi si stupirono del tifo azzurro, portandolo ad esempio e come sprone a migliorarsi