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mercoledì 19 ottobre 2011

Consigli per gli acquisti....

Se qualcuno di voi avesse intenzione di leggere un bel libro,appena uscito,autore Nicola Guerra.


Lo studio prende in esame i murales repubblicani nordirlandesi presenti sulle
mura di Belfast e Derry al maggio 2009. L’idea di realizzare questo studio nasce
da un viaggio in Irlanda del Nord durante il quale l’autore ha avuto l’opportunità
di osservare i murales e di incontrare alcuni degli artisti che li hanno realizzati ed
alcune persone che vissero gli eventi rappresentati nei murales stessi. I murales
nazionalisti sono studiati dall’autore sotto differenti prospettive: il linguaggio,
l’iconografia, il simbolismo politico e il contesto sociale nel quale essi si inseriscono.
I murales rappresentano certamente la reazione della comunità cattolica
nordirlandese alla dominazione politica e alla violenza britannica sull’Irlanda del
Nord e divengono strumenti di ribellione e di richiesta collettiva di libertà e indipendenza.
Ma rappresentano anche un fenomeno più complesso, incarnando i
valori e le prospettive dell’intera comunità nazionalista nordirlandese.
Lo studio analizza i murales sia come singole espressioni d’arte sia come fenomeno
collettivo. Un ampio spazio viene dato all’analisi dei temi sociali e politici rappresentati
nei murales, ai differenti stili linguistici ed iconografici adottati e a come
questi differenti stili si integrano. I murales nazionalisti sono studiati anche sotto
la prospettiva artistica, con particolare attenzione al fenomeno dell’artista armato,
l’artista visto come guerriero che fa dell’arte uno strumento per comunicare valori
collettivi ed elevati: morali, sociali, religiosi e politici. Questa prospettiva d’analisi
porta l’autore a disegnare e analizzare un parallelo tra il fenomeno dei murales
nazionalisti e l’arte futurista: un confronto fondato sui temi rappresentati nelle
opere, sulla collocazione pubblica dell’opera e sul ruolo sociale dell’artista.
Se le parole, le immagini e i colori usati nei murales nazionalisti divengono, come
analizzato nello studio, la voce della comunità cattolica nell’Irlanda del Nord, una
voce spesso inascoltata in Europa, diviene cruciale comprendere cosa gli artisti
vogliono comunicare, perché e come lo fanno.
Lo scopo di questo studio è, inoltre, quello di avviare una nuova prospettiva di
ricerca basata su un approccio multidisciplinare fondato sull’uso integrato della
semiotica e semantica in etnografia; in modo da offrire così una interpretazione
più completa e olistica del fenomeno dei murales repubblicani nordirlandesi.

2 commenti:

pedro ha detto...

vedo una maschera anti gas lacrimogeni, si tratta di black block???!!!
e poi i murales!
sporcano i muri, rovinano le città!

nono, io sono uno dei benpensanti culimosci italioti, l'IRA, la rabbia, la violenza non vanno bene, il mondo si cambia con la pace, come ha fatto ghandi (eh si bisognerebbe leggere cosa VERAMENTE ha fatto ghandi e come ha COLPITO i commerci inglesi prima di parlarne).
intanto mi metto a 90, prego padrone di turno, s'accomodi, io aspetto e spero che qualcosa vada meglio.

Alberto Benassi ha detto...

Il mondo gira cosi' caro Pedro...e gira male,questo lo sappiamo entrambi. Fin quando i telegiornali avranno macchine che bruciano da mostrare l'attenzione degli italiani sara' concentrata solo su quello e vaffanculo a tutti i problemi che,quotidianamente,attanagliano questa nazione ormai senza capo ne' coda.....